Il gesto compiuto nel luglio 1930 da padre Marino Moneta, canepinese,
camilliano, all’epoca capo dei cappellano dell’ospedale del Littorio di Roma
UNA STORIA AL GIORNO… TOGLIE IL VIRUS DI TORNO
CANEPINA – «Reverendo Padre, sebbene non abbia il gradito piacere di conoscerla personalmente, spero vorrà permettermi di esternarle tutta la mia più viva ammirazione per l’atto veramente eroico e nobilmente cristiano che lei ha compiuto donando parte del proprio sangue per la salvezza di un infermo. Voglio augurarmi che il suo esempio serva di sprone e di incitamento a ripetere tali gesti nobili e belli che onorano chi li compie …
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