Santa Corona, in mostra mille anni d’immagini

Copia di Manifesto invio web
Oleografia tedesca raffigurante il martirio di santa Corna della fine del 1700

Provengono da mezza Europa, la più antica è tratta da un codice miniato greco del 987 

In esposizione anche le fotografie delle processioni svolte a Canepina nel Dopoguerra

CANEPINA – Germania, Austria, Francia, Spagna e, ovviamente, Italia. Questi i paesi da cui provengono le immagini di santa Corona in mostra dal 14 maggio all’11 giugno nella chiesa di san Pietro. L’esposizione è stata organizzata dall’Accademia Arte e Storia Canepina, in collaborazione con il Comitato Festeggiamenti 2016-2017. Nello stesso ambiente saranno esposte una serie di fotografie sulle processioni svolte a Canepina il 14 maggio nel Dopoguerra. La mostra rientra nel cartellone dei festeggiamenti in onore di santa Corona.

La raffigurazione più antica di santa Corona in mostra fa parte di un codice miniato greco del 987 – è stato realizzato 1030 anni fa -, conservato nella Biblioteca Apostolica Vaticana. Il codice, su fondo oro, narra i supplizi inflitti a santa Corona e altri martiri nei primi secoli del Cristianesimo, tra i quali san Vittore.

Particolarmente suggestive le immagini provenienti da Feltre, dove esiste un grande santuario dedicato a san Vittore e santa Corona – i due martiri sono anche i patroni della diocesi – e dal Veneto in genere, regione in cui il culto dei due santi è diffusissimo.

In esposizione anche alcune effigi di santa Corona prodotte a Canepina dalla seconda metà del 1600 in poi, compresa la prima immagine fotografica della patrona del paese, fatta realizzare da Raffaele Barzocchi a cavallo tra il 1800 e il 1900. A quest’ultimo gruppo appartengono anche una ventina di santini distribuiti dai vari comitati festeggiamenti che si sono succeduti dal 1947 in poi.

La mostra si chiude con la grande litografia a due colori realizzata nel 2000 dal maestro Alessio Paternesi, uno degli ultimi rappresentanti della cosiddetta Scuola Romana, pittore e scultore di fama internazionale. Paternesi donò la litografia al Comitato Festeggiamenti 2000-2001 per contribuire alla realizzazione della strada che da piazzale I Maggio conduce alla pieve di santa Corona (XII secolo). Oltre alla litografia è esposto anche il bozzetto originale da cui è stata realizzata l’opera.

Al centro della chiesa di san Pietro sarà visibile una raccolta di fotografie sulle processioni, con la “Macchina” di santa Corona svolte a Canepina nel Dopoguerra.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dal 14 maggio all’11 giugno.

Lascia un commento